Titolo: Il volto ritrovato Autore: Wajdi Mouawad Genere: Narrativa Prezzo: € 17,00 Data pubblicazione: giugno 2017 232 pagine Editore: Fazi
TRAMA
Wahab è un bambino
libanese brutalmente colpito dalla violenza della guerra civile
appena scoppiata. Il conflitto imperversa, e la famiglia decide di
trasferirsi in “un paese lontano e piovoso”. È l’addio di
Wahab alle montagne bianche della sua infanzia, alla sua terra, alla
sua lingua madre. Passa qualche anno e un giorno, rientrando da
scuola, Wahab trova l’appartamento inspiegabilmente cambiato,
soprattutto nel luogo che gli era più familiare, la sua camera.
L’incubo diventa insostenibile quando non riconosce più la madre,
né la sorella. Si convince così di essere diventato pazzo e decide
di fuggire da quella casa ostile. Comincia allora la fuga
dell’adolescente: Wahab affronta il freddo, la solitudine, il
terrore di essere scoperto e punito. Una serie di incontri misteriosi
scandisce le varie tappe del suo peregrinare, finché lo ritroviamo,
ormai diciannovenne, pittore. Attraverso le sue tele si sforza di
ricostruire il volto della madre, grazie al quale, paradossalmente
guidato dalla collera, conduce il proprio tentativo di
riconciliazione. Giunto al capezzale della madre morente, Wahab
riconosce finalmente il volto dimenticato, e ritrova nei suoi tratti
tutta la propria esistenza.
Wajdi Mouawad, nato in
Libano nel 1968, si è trasferito prima a Parigi e poi a Montréal a
causa della guerra scoppiata nel paese natio. Artista poliedrico,
Mouawad è al contempo scrittore, drammaturgo, regista e attore. In
Francia e nel Québec è considerato uno degli autori di teatro
contemporanei più importanti degli ultimi anni. Lo spettacolo
Incendies è stato riadattato a film, ottenendo la candidatura
all’Oscar come miglior film straniero nel 2010. Il volto ritrovato
è il suo primo romanzo. Nel 2015 Fazi Editore ha pubblicato Anima.
Titolo:
Strade
di notte
Autore: Gajto Gazdanov
Prezzo: Cartaceo 16.50 € // Ebook 8.99 € Uscita: 8 Giugno 2017
Genere: Narrativa
Autore: Gajto Gazdanov
Prezzo: Cartaceo 16.50 € // Ebook 8.99 € Uscita: 8 Giugno 2017
Genere: Narrativa
TRAMA:
Un
tassista russo vaga per le strade buie della Parigi degli anni
Trenta. È una Parigi misera e splendida, popolata da un sottobosco
di personaggi ai margini: nobili decaduti, filosofi alcolizzati,
emigrati afflitti da manie di persecuzione, prostitute che imparano
la professione da frequentatrici del demi-monde finite in disgrazia.
Sono animali notturni, le mille sfaccettature della disperazione
umana. Incontri fugaci regolati dal caso, compagni di viaggio con cui
condividere un pezzo di strada nell’inevitabile cammino verso la
morte. Il tassista osserva, ascolta e si lascia trascinare nelle loro
tragiche, insulse esistenze per sfuggire alla solitudine che lo
attanaglia e all’amara consapevolezza della vacuità della propria
vita, una vita priva di legami e di futuro, una vita da esule, da
eterno viaggiatore in terra straniera. Sullo sfondo di questo
pellegrinaggio senza meta aleggia lo spettro della grande Russia,
patria perduta e rimpianta, della quale in queste pagine si respira
tutto il fascino malinconico.
Gajto
Gazdanov nasce
a San Pietroburgo ma cresce in Siberia e Ucraina. Nel 1920 abbandona
la Russia dopo aver combattuto nelle file dell’Armata Bianca di
Vrangel’. Dopo un breve soggiorno in Turchia, il suo percorso da
esule lo conduce a Parigi, dove per mantenersi lavora negli
stabilimenti della Renault e poi come conducente di taxi. Fra i suoi
romanzi più importanti, tradotti anche in inglese, francese e
tedesco, figurano Una
serata da Claire
(1929), Il
fantasma di Alexander Wolf
(1948) e Il
ritorno del Budda
(1950). Muore nel 1971 a Monaco di Baviera, senza mai aver fatto
ritorno nel proprio paese. Fazi Editore ha pubblicato Ritrovarsi
a Parigi
nel 2016 e Strade
di notte
nel 2017.
Titolo:
Il
mio nemico mortale
Autore: Willa Cather
Autore: Willa Cather
Prezzo:
Cartaceo 9.00 € // Ebook 4.99 €
Uscita:
22 Giugno 2017
Genere:
Romanzo narrativa, drammatico
TRAMA:
Una
notte, la giovane Myra Driscoll scappa di casa portando con sé
solamente un manicotto e un portamonete. A passo svelto e testa alta,
se ne va per sempre. Raggiunge Oswald Henshawe, giovane spiantato di
cui è innamorata, e lo sposa in gran segreto, rinunciando così alla
cospicua eredità che le spetterebbe. Un gesto audacemente romantico,
che in famiglia diventa una leggenda. Quando, molti anni dopo, una
giovane amica le chiede se lei e Oswald sono stati felici, la
risposta è glaciale: «Felici? Oh, sì! Come la maggior parte della
gente». E allora a che cosa è servito quel sacrificio? Che senso ha
avuto barattare grandi fortune per una vita banalmente normale?
Quelle che emergono, in questo romanzo breve ma stratificato, sono le
mille sfumature di una figura ambigua e tormentata, una donna tanto
risoluta nelle sue clamorose rinunce, quanto incapace di godere di
una felicità che di clamoroso non ha nulla. Uno spirito libero che
si trova a combattere contro i limiti della quotidianità e la
crescente, esasperante consapevolezza di essere una donna totalmente
diversa da quella che pensava di essere in giovane età.
Willa
Cather nacque
in Virginia ma presto si trasferì con la famiglia a Red Cloud, in
Nebraska. Prima di dedicarsi totalmente alla scrittura, insegnò alla
scuola superiore di Pittsburgh, dove scrisse per un giornale locale;
dal 1906 lavorò per il «McClure’s Magazine» a New York. Nel 1923
vinse il Premio Pulitzer con il romanzo Uno
dei nostri.
Si trasferì quindi in Europa e soggiornò a lungo in Francia, ad
Avignone. Il
mio nemico mortale
fu pubblicato per la prima volta nel 1926.
TITOLO: Absence:
Il gioco dei quattro
AUTORE: Chiara Panzuti
AUTORE: Chiara Panzuti
EDITORE:
Fazi Editore
GENERE:
Urban fantasy
PREZZO:
ebook 6,99 € | cart. 15 €
PAGINE:
350
TRAMA
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri.
Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l’ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre?
La sua vita si trasforma in un incubo quando, all’improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c’è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento.
Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso e apparentemente folle, dove l’unico indizio che conta è nascosto all’interno di un biglietto: 0°13′07″S 78°30′35″W, le coordinate per tornare a vedere.
Insieme a Jared, Scott e Christabel – come lei scomparsi dal mondo – la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo.
Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono.
Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci?
Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità?
Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi.
Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.
Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l’ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre?
La sua vita si trasforma in un incubo quando, all’improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c’è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento.
Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso e apparentemente folle, dove l’unico indizio che conta è nascosto all’interno di un biglietto: 0°13′07″S 78°30′35″W, le coordinate per tornare a vedere.
Insieme a Jared, Scott e Christabel – come lei scomparsi dal mondo – la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo.
Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono.
Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci?
Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità?
Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi.
Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.
Chiara Panzuti nasce nel 1988 a Milano, città in cui attualmente
vive. Diplomata in studi classici, ha frequentato un corso di
Illustrazione e Animazione Multimediale presso l’Istituto Europeo
di Design. Coltiva la passione per la scrittura da quando è piccola.
Il gioco dei quattro è il primo volume della trilogia di Absence. Di
prossima pubblicazione anche gli altri due titoli, L’altro volto
del cielo e La memoria che resta.
Titolo:
Dente per dente
Autore:
Francesco Muzzopappa
Editore:
Fazi editore
Genere:
Romanzo
Uscita:
22 giugno 2017
Pagine:
240
Prezzo
(cartaceo): € 15,00
TRAMA
Se
Roma ha lo GNAM (Galleria Nazionale d’Arte Moderna), Bologna il
MAMBO (Museo d’Arte Moderna Bologna) e a Napoli c’è il MADRE
(Museo d’Arte contemporanea Donna REgina), a Varese hanno pensato
bene di inaugurare il MU.CO (MUseo d’arte COntemporanea). Qui, a
detta dei critici, sono esposte le peggiori opere dei più grandi
artisti contemporanei. Tra le altre, un orribile Warhol, un
terrificante Dalì, due drammatici Magritte e un Duchamp
inguardabile. Leonardo ci lavora da tre anni. È un’assunzione
obbligatoria: ha perso due dita in un incidente, e insieme alle dita
anche i sogni. Ha solo una grande certezza: si chiama Andrea, una
ragazza molto cattolica, osservante e praticante, che rispetta alla
lettera i dieci comandamenti, non dice parolacce, e, soprattutto, non
fa sesso. Non fa sesso con lui, però, perché Leonardo, sul punto di
farle la sua proposta di matrimonio a sorpresa, la scopre a letto con
un altro. A quel punto, la sua vita va in pezzi. Alla disperazione
più nera, tuttavia, segue la vendetta. Leonardo decide di rifarsi su
Andrea e sui suoi preziosi comandamenti. Li infrange tutti,
sistematicamente, uno dopo l’altro.
Francesco
Muzzopappa nato a Bari ma milanese da anni, è uno tra i più
conosciuti e apprezzati copywriter italiani. Per la categoria in cui
eccelle, le pubblicità radiofoniche, ha vinto numerosi
riconoscimenti in Italia e all’estero. Le sue Fiabe brevi che
finiscono malissimo, realizzate in collaborazione con SIO, sono
popolarissime in rete. Con Fazi editore ha pubblicato Affari di
famiglia (nel 2014) e Una posizione scomoda, il libro d’esordio
uscito nel 2013 che presto diventerà un film. Entrambi i libri sono
stati tradotti in Francia con grande successo.
Titolo:
Uno sparo nel buio
Autore:
Vincenzo CerracchioEditore:
Fazi
Pagine: 378
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 15,00 €
Pagine: 378
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 15,00 €
TRAMA
Il cadavere di una giovane donna viene ritrovato a Roma, sul Lungotevere Marzio, la notte del 4 gennaio 1918. La ragazza è inizialmente identificata come la profuga istriana Maria Rotellini e il caso è archiviato come un classico suicidio. Due anni dopo, a seguito di un’inchiesta più approfondita, il Procuratore del Re ottiene la riesumazione del cadavere. La morta risulta essere Bice Simonetti, figlia di un noto antiquario romano, e suo marito, Ignacio Mesones, viene arrestato con l’accusa di omicidio. Ignacio Mesones, però, era completamente cieco già da anni prima del suo presunto crimine. Allora chi è l’assassino di Bice? E qual è il vero movente del delitto?
Seguendo
tutte le fasi processuali del delitto, Diego, giovane giornalista del
«Giornale d’Italia», cerca tra mille difficoltà e insidie di
venire a capo dell’intricata vicenda, aiutato da Caterina, tenace
femminista e aspirante psicologa, impegnata a dimostrare l’incapacità
di intendere e volere dell’imputato.
Sono
loro i veri protagonisti dell’indagine che finirà per legarli
anche sentimentalmente e magari proiettarli verso nuovi misteri…
Vincenzo
Cerracchio Giornalista
professionista, cronista di nera e inviato di sport prima de «Il
Tempo» e poi de «Il Messaggero».
Titolo:
L’ora della caccia
Autore:
Shane Stevens
Collana:
Darkside
Pagine:
544
Prezzo
in libreria: € 18
Data
Pubblicazione: 15-06-2017
TRAMA
Aprile
1975. Parigi. Un uomo viene trovato impiccato a una corda di
pianoforte. Il suo nome è Dieter Bock, un ex capitano delle SS. La
tesi del suicidio non regge e l’indagine viene affidata
all’ispettore César Dreyfus, unico superstite di una famiglia
ebrea sterminata ad Auschwitz. Le piste sono innumerevoli e
complesse, dal Mossad ai servizi segreti occidentali che si sarebbero
serviti della collaborazione di Bock nel dopoguerra. Ma quando
l’ispettore scopre che le morti di un banchiere svizzero, di un
industriale belga e di un diplomatico inglese sono collegate, è
l’inizio di una serie di colpi di scena in cui ogni certezza si
rivela infondata. In una caccia senza tregua, César estenderà le
sue indagini in Austria e in Germania sulle tracce del complotto più
occulto e paradossale della Storia. Perché niente è ciò che
sembra, la sete di vendetta può attendere decenni e tra le pieghe
delle tragedie d’Europa si nascondono segreti che hanno condannato
a morte chiunque li conoscesse.
Shane
Stevens È
nato a New York nel 1941.
Ha scritto cinque romanzi tra il 1966
e
il 1981,
prima di sparire nel nulla: ritiratosi dalla vita pubblica e dalla
scrittura all’inizio degli anni Ottanta, Shane Stevens fece perdere
ogni notizia di sé fino alla sua morte, avvenuta nel 2007.
Il nome è uno pseudonimo: la reale identità dell’autore è
tutt’oggi sconosciuta.
Buone letture!
Luce
Uscite davvero molto interessanti. Fazi è sempre una garanzia ^_^
RispondiEliminaSi è vero! Baci Cris ^_^
Elimina