Sinossi:
Non
si muore per amore, siamo progettati per sopportarlo.
Chiara
affronta la sua vita con il sorriso: sono ormai dieci anni che vive
in un piccolo convento nelle campagne fiorentine dove il tempo pare
essersi fermato, e la fede che l'ha spinta a prendere i voti sembra
crescere come un fiore in primavera.
Ma
ecco che un giorno arriva José Velasco – giovane spagnolo venuto
in Italia per scoprire il segreto che tormenta la sua famiglia da
anni – e per la prima volta Chiara sente qualcosa palpitarle dentro
al petto, un sentimento profondamente sbagliato per una ragazza che
indossa un velo come il suo.
Così
l'amore inizia il suo gioco di sguardi, e mentre José è costretto a
lavorare nelle campagne intorno al convento per riuscire a indagare
sul proprio passato, Chiara passa le giornate aspettando l'ora di
lezione che trascorre con lui, per insegnargli una lingua che in
realtà José conosce già abbastanza bene.
Nel
frattempo l'estate scivola via, lasciando che Chiara e José
continuino a inseguirsi a vicenda, ormai incapaci di ignorare ciò
che li invade, ma allo stesso tempo impauriti da un vincolo che
rappresenta qualcosa di più pericoloso di un semplice voto
monastico.
E se
la religione fosse più forte dell'amore? Il libero arbitrio forse
esiste veramente, ma è qualcosa di molto fragile
La mia recensione:
Ho
già avuto modo di apprezzare lo stile della scrittrice Marie Albes
grazie al precedente romanzo fantasy Dryadem (di cui ho fatto la
recensione).
“Apostasia”
è il suo nuovo romanzo, uscito a marzo di quest'anno, col quale la
scrittrice riesce a sorprendere i suoi lettori offrendo un genere del
tutto diverso.
“Apostasia” narra una storia d'amore, di vita e di fede.
Così
come per la protagonista del racconto il colore rosa è poco consono
a descrivere la vita interiore di una donna, allo stesso modo il
colore rosa non è consono a descrivere il genere del romanzo che la
stessa autrice definisce “amaranto”, come amaranto è il colore
associato alle donne dalla protagonista:
“Il
rosa era un colore debole, ma le donne non erano per niente deboli;
dovevano invece manifestare forza in quella vita così ribelle e
aleatoria, nonché un carisma tale che non poteva essere dipinto di
rosa.
No,
lei non sarebbe mai stata associata a quel colore; piuttosto al color
amaranto, perché è un colore delicato ma non debole, deciso ma non
arrogante, e soprattutto forte. Sempre più forte.” [cit.]
Chiara
è una giovane donna che ha deciso di offrire completamente la sua
vita a Dio. Vive serena con la consapevolezza che la sua scelta di
vita è consona al volere di Dio.
Quando
nel convento immerso nelle campagne fiorentine fa la sua comparsa il
giovane marinaio spagnolo José Velasco, il cuore di Chiara inizia a
palpitare per una nuova emozione, che lei non ha mai conosciuto prima
di allora.
Chiara
a poco a poco diverrà consapevole del nuovo sentimento che sta
sbocciando dentro al suo cuore e si farà avvolgere dall'amore
ardente di Josè, che con le parole: “Come
puoi continuare a vivere questa vita, senza sapere cosa voglia dire
vivere veramente?” riuscirà a convincerla a lasciarsi andare a
vivere la vera vita.
Il termine “Apostasia”
significa rinunciare alla propria religione per aderire ad un altro
credo e Chiara, forte nella sua fede, dovrà scegliere se rinunciare
al suo velo monacale per abbracciare la “religione dell'amore”.
Chiara è una donna di fede e il
passato di Josè è avvolto dal mistero e da tanti segreti sempre
celati. Insieme riusciranno a scoprire le verità nascoste, ma questo
avrà dure ripercussioni sulle loro esistenze. I protagonisti allora
si allontaneranno dalle sensazioni idilliache dell'amore e
conosceranno l'infelicità più dura:
“L’infelicità
è simile al grigio, forse perché è un colore spento, e
l’infelicità spegne le persone.
Dicono
che l’amore sia rosso brillante, forte e caldo; ma anche questo è
solo un punto di vista.
Perché
il rosso è solo un colore e pertanto può perdere vivacità, tono;
così il rosso diventa spento, altro non è che una sfumatura del
grigio. Dunque l’amore è grigio. E il grigio è tristezza,
solitudine. L’amore è solitudine.”
La storia avrà degli sviluppi sorprendenti e terrà il lettore
incollato alle pagine sino all'ultima riga.
Non voglio svelare altro di questo romanzo, ma invito caldamente a
leggerlo, perché è scritto molto bene e perché affronta tematiche
importanti con molta delicatezza.
Lo stile della scrittrice è introspettivo ed anche molto poetico.
Personalmente ho apprezzato anche l'eleganza con cui ha affrontato
determinati passaggi, rendendo la storia sempre coinvolgente ed
emozionante.
“Apostasia” è un libro che si “divora” in pochissime ore,
che tiene sempre il cuore in sospeso e che riempie l'animo di
serenità.
Le emozioni, i colori e le atmosfere, che animano il romanzo e che
riescono a catturare il cuore e l'animo del lettore, sono ben
rappresentati dal bellissimo booktrailer di presentazione.
La dolcezza dei personaggi è quasi spiazzante, così come lo è la
storia nel suo complesso.
Appena girata l'ultima pagina, un dolce senso di rilassatezza invade
il cuore, sentendosi appagati dalla lettura appena compiuta.
Luce
COME SEMPRE COMPLIMENTI LUCE <3
RispondiEliminaGrazie <3
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao! Innanzi tutto complimenti per il blog, tanti post interessanti. Ti ho trovato grazie al link party del Il rifugio degli elfi, in questo giorni per festeggiare i 100 follow ne ho creato uno io: ti andrebbe di partecipare?
RispondiEliminaEccoti qui il link, ti aspetto =D
http://piccolemacchiedinchiostro.blogspot.it/2015/05/buona-domenica-cari-amici-di-piccole.html
Non mi attirano granchè le storie di suore e preti "spogliati"...
RispondiEliminaNeanche a me fanno impazzire, ma ti assicuro che questa storia è di una delicatezza estrema. E' una piacevole lettura.
EliminaHa una trama davvero interessante, anche la cover non è male.
RispondiEliminaMolto bella la cover ed anche il contenuto. Ideale per trascorrere qualche oretta rilassante e piacevole.
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