Recensioni

lunedì 9 ottobre 2017

Recensione del romanzo "La ragazza con l'orecchino di perla" di Tracy Chevalier







Titolo: La ragazza con l'orecchino di perla
Autore: Tracy Chevalier
Genere: Storico
Editore: Neri Pozza
Pagine: 240
Prezzo: 9,90 €
Pubblicazione: Prima edizione ottobre 2000
Sessantaquattresima edizione ottobre 2016



SINOSSI:

Delft, XVII secolo, una casa nella zona protestante della città...
Griet, la figlia di un decoratore di piastrelle, è in cucina, intenta a sistemare le verdure tritate.
Sull'uscio compaiono improvvisamente due figure: un uomo dagli occhi grigi come il mare e una donna che sembra portata dal vento, benché la giornata sia calma.
Sono Johannes Vermeer, il celebre pittore, e sua moglie Catharina, gente ricca e influente, proveniente dal Quartiere dei Papisti.
Griet ha sedici anni e quel giorno apprende dalla voce della madre il suo destino: andrà a servizio dei Vermeer per otto stuiver al giorno, dovrà fare le pulizie nell'atelier del pittore, e dovrà agire delicatamente senza spostare né urtare nulla.
Romanzo che ci conduce là dove l'arte è divisa dai fantasmi della passione soltanto da una linea sottile - tra Vermeer e Griet si stabilisce un'intensa relazione fatta di sguardi, sospiri, frasi dette e non dette - La ragazza con l'orecchino di perla ci offre alcune delle pagine più felici, nella narrativa contemporanea, sulla dedizione e sul coraggio femminile.


RECENSIONE:

Dopo un grave incidente nel laboratorio in cui lavora come decoratore di piastrelle, il padre di Griet perde l'uso della vista e di conseguenza anche il lavoro.
Griet, allora, è costretta ad allontanarsi da casa per prendere servizio presso una famiglia agiata, residente nel quartiere dei Papisti: la famiglia Vermeer.
Per tutta la settimana Griet lavora e sgobba faticosamente e soltanto la domenica può tornare a casa per rivedere i suoi cari.
Griet si è allontanata di malavoglia dalla propria casa, ma lei ha un forte senso del dovere e della responsabilità, per cui con coraggio e tenacia affronta la nuova vita solitaria fatta di fatica e di duro impegno.
Le doti della ragazza, quali la semplicità, la forza di volontà, la puntigliosità e la scrupolosità nello svolgere i suoi compiti, la porteranno ad ispirare una gran fiducia nella famiglia presso cui lavora, così che le viene affidato un compito molto gravoso, che richiede costanza, precisione ed una sottile capacità di osservazione: occuparsi della pulizia e dell'ordine nell'atelier del grande artista pittore Johannes Vermeer.
Sin da subito, il lavoro scrupoloso e attento di Griet è ben apprezzato dal pittore che a poco a poco le affida compiti sempre più delicati ed impegnativi, in cui la ragazza può mettere in atto le sue abilità di ascolto e di osservazione.
Griet ha, infatti, una sensibilità artistica particolare che viene scoperta ed apprezzata dall'artista Vermeer, il quale, entrando in sintonia empatica con la ragazza, trova nuove ispirazioni e scopre nuovi stimoli per le sue creazioni artistiche.
Quella che si viene ad instaurare fra il pittore e la ragazza è un'intesa fatta di sguardi sfuggevoli, di frasi non dette, di azioni e parole appena accennate, eppure fra i due nasce e si sviluppa un forte legame che susciterà una grande opposizione da parte di Catharina, moglie del pittore ed anche del giovane Pieter.

Nel romanzo “La ragazza con l'orecchino di perla” l'autrice Tracy Chevalier afferma le sue abilità narrative e la sua creatività stupefacente.
E' nato così un romanzo che narra, in una forma fra lo storico e il fantasioso, la serie di eventi che ha portato il noto pittore Johannes Vermeer alla creazione dell'affascinante dipinto de “La ragazza con l'orecchino di perla”. Dipinto in cui il volto affascinante ed enigmatico di una giovane fanciulla, col capo avvolto in un insolito turbante giallo e blu, domina uno sfondo nero in cui gli occhi rilucenti della giovane e la perla che indossa sul lobo dell'orecchio creano un gioco di luci che spezza e sovrasta l'oscurità.
La protagonista del romanzo, Griet, è un personaggio forte dalla personalità semplice ed incorruttibile. Griet nasconde sempre le espressioni del suo volto sotto una lunga cuffia per il capo, ma dentro di sé è una donna passionale, con un'emotività prorompente, con un senso artistico notevole che sa osservare e cogliere i piccoli dettagli sia di un contesto sia delle persone.
La sua integrità morale non viene mai violata, perché lei, nonostante la sua giovane età e le sue umili origini, è una ragazza matura, genuina dal cuore semplice e coraggioso.
Il lettore, quindi, si ritrova spiazzato durante la lettura del testo dalla personalità enigmatica e allo stesso tempo limpida della giovane protagonista e dalla storia narrata, anch'essa semplice e coraggiosa, ma priva di colpi di scena, scorrevole e lineare.
Tracy Chevalier è riuscita a creare una storia coinvolgente che apparentemente si sviluppa con lentezza e meticolosità, ma che in realtà nasconde, nella profondità dei suoi contenuti, una emotività che irrompe violentemente, suscitando nel lettore stupore e ammirazione per la delicatezza e l'eleganza con cui l'autrice riesce (come avviene più o meno in tutti i suoi romanzi) a creare una storia leggiadra dai contenuti molto coinvolgenti e profondi.






Luce