“Camera
con vista” è un romanzo dello scrittore inglese
Edward
Morgan Forster, pubblicato per la prima volta nel 1908.
E.M. Forster scrisse
“Camera con vista” all'età di 29 anni, dopo l'esperienza
centrale della sua giovinezza: il viaggio in Italia, esperienza
comune a quel tempo a tanti inglesi della buona borghesia.
Per E.M. Forster
l'Italia rappresenta l'incarnazione del suo mondo spirituale, ovvero
la materializzazione concreta in un luogo geografico specifico della
profondità di tutto il suo essere.
L'Italia, dunque,
rappresentò per lo scrittore un luogo mitico, che lo ispirò
profondamente, il luogo in cui si palesò, in maniera forte e
sconvolgente, la prevalenza dei sentimenti sulle rigide regole
inglesi di comportamento.
Si trattò, quindi,
di una vera e propria proiezione interna su un luogo realmente
esistente di un suo personale conflitto interiore: il suo bisogno di
contrapporre tradizione e modernità, ipocrisia e sincerità, mondo
asfittico dei precetti sociali e mondo libero della natura.
“Camera con vista”
rappresenta il romanzo in cui lo scrittore sviluppa ed affronta in
maniera molto esplicita temi in conflitto fra loro: da un lato il
perbenismo e i limiti della buona educazione inglese, dall'altro il
bisogno impellente di vivere liberamente lasciandosi trasportare dai
moti naturali cui sospingono le emozioni.
Il
romanzo si sviluppa in due parti. Nella prima parte la storia si
svolge a Firenze, nella seconda parte in Inghilterra, nel Surrey.
Nella
prima parte del romanzo la protagonista Lucy Honeychurch, una giovane
inglese, si trova in viaggio in Italia con la cugina più anziana,
Charlotte Bartlett.
Il
soggiorno a Firenze nella pensione Bertolini inizia con un grande
malcontento: le stanze delle due donne non hanno una bella vista
panoramica.
Lamentandosi
pubblicamente in presenza degli altri ospiti della pensione, anche
loro inglesi, ricevono l'invito da parte del Signor Emerson a fare un
cambio di stanze, visto che la stanza del Signor Emerson e quella del
figlio George si affacciano sull'Arno. L'offerta scandalizza
immensamente Charlotte, che si allontana indignata ed offesa,
esortando la cugina Lucy a non degnare della minima attenzione
l'irriverente Signor Emerson e suo figlio.
Più
tardi, grazie all'intervento di un altro ospite, un parroco di nome
Beebe che avevano già conosciuto in Inghilterra, Charlotte si
convince ad accettare l'offerta degli Emerson.
Lucy
è una ragazza sveglia ed intelligente, ma tutta la passionalità del
suo carattere viene inibita dal perbenismo inglese, che soffoca
l'espressione delle sue emozioni.
In
un pomeriggio di pioggia, quando suona il pianoforte nella stanza
comune della pensione, tutta la passionalità che infuoca il
carattere di Lucy viene fuori e il Signor Beebe ne rimane
profondamente colpito.
“Lucy,
che trovava la vita quotidiana piuttosto caotica, entrava in un mondo
più solido non appena apriva il pianoforte. Allora non era più né
deferente né condiscendente; né ribelle né schiva. Il regno della
musica non è il regno di questo mondo; accetta anche coloro che la
raffinatezza, l'intelletto e la cultura hanno indistintamente
rifiutato. La persona comune si mette a suonare, e sale senza alcuno
sforzo all'empireo, mentre noi restiamo a guardar su, meravigliandoci
che sia riuscita a sfuggirci, e pensando a come la ameremmo, la
adoreremmo, se solo traducesse le sue visioni in parole umane, e le
sue esperienze in azioni umane. Forse non può; di certo non lo fa, o
lo fa molto di rado. Lucy non l'aveva fatto mai.”
Lucy prova simpatia
per i signori Emerson, nonostante essi siano giudicati dagli altri
turisti inglesi inopportuni e socialmente inaccettabili.
Un pomeriggio in
giro per la città Lucy assiste ad un omicidio e colta da uno
svenimento viene soccorsa prontamente da George Emerseon. Tra i due
nasce allora una certa complicità, ma Lucy spaventata da questa
nuova emozione farà di tutto per evitare di parlare ancora con lui.
Sino a quando in una
gita sulle colline di Fiesole i due non si incontrano:
“Ai
suoi piedi il terreno scendeva bruscamente verso il paesaggio, e le
viole correvano giù a rivoli, torrenti e cateratte, irrigando il
pendio di turchino, turbinando intorno ai tronchi degli alberi,
raccogliendosi in pozzi dentro le conche, coprendo l'erba di macchie
di schiuma azzurra. Mai, però, con tanta profusione come sulla
terrazza dove si trovava Lucy: lì era la sorgente, la fonte da cui
la bellezza sgorgava a irrorare la terra.
Ritto
sull'orlo, come un nuotatore pronto a tuffarsi, c'era il buon uomo.
Ma non era il buon uomo che si aspettava Lucy, ed era solo.
George
si era girato al rumore del suo arrivo. Per un attimo la contemplò,
come se fosse una creatura caduta dal cielo. Vide la gioia radiosa
della sua faccia, vide i fiori lambire come onde azzurre il suo
vestito. I cespugli sopra di loro si richiusero. George si avvicinò
rapidamente e la baciò.
Prima
che Lucy potesse dire, o anche solo provare, qualcosa, una voce
chiamò: «Lucy! Lucy! Lucy!». Il silenzio della vita era stato
rotto da Miss Bartlett, che si stagliava scura contro il paesaggio.”
La
cugina Charlotte
rimasta scandalizzata dall'evento decide di evitare per sempre che
Lucy possa ancora incontrare l'uomo che l'ha offesa baciandola di
sorpresa. Così le due donne partono subito per Roma, dove Lucy
conoscerà Cecil Vyse, un uomo la cui famiglia è in
rapporti di amicizia con gli Honeychurch, che si proporrà a Lucy per
ben due volte, ma che lei respingerà decisamente.
Nella
seconda parte del romanzo Lucy torna in Inghilterra, presso
la propria famiglia a Windy Corner. Qui Cecil si propone a Lucy e
questa volta Lucy accetta.
Cecil
è un londinese snob dai modi sofisticati e dalla mente molto rigida,
ma rappresenta per Lucy un buon partito in termini di rango sociale e
di reddito.
Ma
gli Emerson fanno ritorno nella vita di Lucy, quando, dopo varie
vicende, prendono in affitto un cottage vicino alla residenza di
quest'ultima.
Un
libro dalla copertina rossa giace a terra nel giardino:
“Il
giardino di Windy Corner era deserto: solo un libro dalla copertina
rossa giaceva sulla ghiaia del sentiero a prendere il sole. Dalla
casa venivano suoni incoerenti, come di donne che si stessero
preparando per andare in chiesa.”
Il
fratello di Lucy, Freddy, fa amicizia con George e lo invita a
giocare a tennis una domenica a Windy Corner, in tal modo Lucy si
trova in una situazione imbarazzante con Cecil e George nello stesso
luogo.
Cecil si rifiuta di
giocare a tennis e disturba i giocatori con la lettura ad alta voce
del libro dalla copertina rossa. Lucy presto si accorge che il libro
che sta leggendo Cecil è il libro scritto dalla Signorina Lavish,
una degli ospiti alla pensione Bertolini a Firenze. In esso l'autrice
ha inserito un brano in cui si racconta di un bacio rubato, in una
scena molto simile a quella vissuta da Lucy con George.
Tale scoperta
innesta una serie di eventi che porteranno Lucy a fare la sua scelta:
soddisfare le convenzioni degli ambienti inglesi o permettere alla
propria emotività di esprimersi liberamente.
La
conclusione del romanzo è tutta da scoprire, lasciandosi trasportare
dalla scrittura avvolgente ed emozionante di E.M. Forster.
Il
romanzo si legge velocemente, essendo purtroppo molto breve, ma è
talmente bello ed affascinante da coinvolgere profondamente.
E'
un'opera “giovanile” che rappresenta un'ottima occasione per
avvicinarsi allo stile di scrittura dell'autore, che troverà la sua
massima espressione nei romanzi successivi, come “Casa Howard” e
“Passaggio in India”, che troveranno invece maggiore riscontro
nei salotti letterari e maggiore successo tra i lettori.
“Il sole
continuava ad avanzare nel suo viaggio attraverso il cielo, guidato,
non da Fetonte, ma da Apollo, competente, eterno e divino. I suoi
raggi cadevano sulle signore, tutte le volte che si avvicinavano alle
finestre delle camere da letto; su Mr Beebe, giù a Summer Street,
intento a leggere sorridendo una lettera di Miss Catharine Alan; su
George Emerson, che stava pulendo gli stivali del padre; e infine,
per completare il catalogo di cose memorabili, sul libro rosso che
abbiamo menzionato in precedenza. Le signore si muovono, Mr Beebe si
muove, George si muove, e i loro movimenti possono generare ombre. Ma
il libro giace immobile, a farsi accarezzare dal sole per tutta la
mattina, e la copertina si solleva appena, come grata per la
carezza.”
Luce
Lo ha letto mia madre e non le era dispiaciuto. A me non attira molto!
RispondiEliminaE' un peccato che non ti attiri: è una bella lettura :)
EliminaMi hai incuriosito parecchio Luce!!! Lo cercherò ai mercatini dell'usato! ^_^
RispondiEliminaSono contenta ^_^
Eliminaeccomi in ritardo ti leggo,l a recensione è davvero bella incuriosisce! mi fa pensare un attimo che bell immagine del paese italiano! baci
RispondiEliminaMi fa piacere che tu l'abbia gradita ^_^
EliminaConosco questo libro, ho anche la versione in inglese :)
RispondiEliminaSbaglio o c'è anche il film Camera con vista? Non mi ricordo niente, cercherò di rivederlo, però mi sa che come al solito il libro è meglio del film ^_^
RispondiEliminaSe non erro c'è un film girato negli anni '80 (magari ce n'è anche uno più antico, ma non saprei) che ricordo fatto abbastanza bene, ma come dici tu il libro è sempre tutta un'altra cosa :D
EliminaUn classico che adoro! Bellissima questa rubrica "Invito alla lettura". Spero di leggere tanti altri articoli, perché sono una veneratrice dei classici proprio come te :D
RispondiEliminaMi fa piacere che ti piaccia. Spero di scrivere tanti altri articoli, perchè leggo e rileggo sempre almeno 2-3 classici al mese. Purtroppo, però, la gestione del blog, con le segnalazioni e le recensioni delle opere di autori emergenti, mi tiene parecchio impegnata. Però mi impegnerò ancora di più e cercherò di scrive almeno un "Invito alla lettura di..." al mese (non posso prometterlo però, ma farò del mio meglio!)
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