Clare Fisher
Di tutte le cose buone
In libreria il 15 febbraio 2018
“Spero che questa lista, qualsiasi cosa ne verrà fuori, ti
farà capire che per quante storie brutte o non-storie
potrai sentire su di me e su come è iniziata la tua vita,
non sono le uniche storie che esistono. Ma sai che c’è?
Penso sia una cosa buona trovare la speranza dove
chiunque altro ti direbbe che non ce n’è nessuna.”
Cosa succede se hai fatto una cosa terribile... ma quella non è la fine della storia?
Beth
ha ventun anni ed è in prigione. Si trova lì perché ha fatto qualcosa
di terribile e non si aspetta più niente dal futuro. Ma Erika, la sua
psicologa, è convinta che ventun anni siano troppo pochi per smettere di
vivere, e le chiede di scrivere una lista di tutte le cose buone della
sua vita. Beth comincia così a raccontare la sua storia, una storia che
si raccoglie intorno a brevi, intensi lampi di luce: la passione per la
corsa, i confortevoli silenzi condivisi con una persona speciale,
l'emozione di scoprire, in un pomeriggio qualunque, di piacere a
qualcuno, fino alla prima volta in cui ha respirato il profumo della
testa del suo bambino e ha capito davvero cos'era la felicità.
Ma
alla fine della storia la cosa brutta rimane. E a quel punto Beth non
ha altro modo per andare avanti se non confrontarsi con essa,
riconoscere la verità che si cela dietro il suo crimine.
E capire. Perdonare.
Perché nessuno è completamente cattivo e tutti meritano una seconda occasione. Anche lei.
Raccontata con ironia e arguzia, Di tutte le cose buone
è una storia intensa e commovente, che parla di perdono e di amicizia,
di madri e figlie, e di come la speranza possa trionfare anche dopo la
perdita più devastante.
Clare Fisher
Nata a
Tooting, Londra, ha studiato Storia a Oxford prima di essere folgorata
dalla passione per la narrativa. Ha completato la formazione accademica
in Scrittura Creativa e ora vive a Leeds. Attenta osservatrice delle
diverse aree del sud di Londra dove è cresciuta, cerca di riproporre
nella sua scrittura, originale e straordinariamente vitale, le
difficoltà sociali e la vulnerabilità delle donne e delle ragazze.
Di tutte le cose buone, suo romanzo d'esordio, ne è la perfetta testimonianza
Buona lettura
Luce
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