Recensioni

mercoledì 29 aprile 2015

Recensione della graphic novel "Dante Alighieri" di D'Uva, Rossi e Astrid






Titolo: Dante Alighieri

Autori: D’Uva – Rossi – Astrid

Editore: Kleiner Flug

Collana: Prodigi fra le nuvole

Numero pagine: 64

Rilegatura: Brossurato, colori

Formato: 21 x 28,5 cm

Prezzo: 13,00 €

Data di uscita: Dicembre 2014



Recensione:
 
In occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, la casa editrice Kleiner Flug ha dato vita ad una graphic novel in cui si narrano alcuni frammenti della vita del Sommo Poeta.

L'opera è stata pubblicata all'interno della collana “Prodigi fra le nuvole” ed è stata realizzata da Alessio D’Uva (sceneggiatore, grafico e direttore della casa editrice Kleiner Flug) assieme a Filippo Rossi ed alla giovane fumettista toscana Astrid.

La storia illustrata narra alcuni stralci della vita di Dante Alighieri sin dall'infanzia, il suo viaggio immaginario, raccontato nella Divina Commedia, e la sua relazione con Beatrice.

La voce narrante è appunto quest'ultima, che racconta la storia del loro rapporto dalla prima conoscenza reciproca, ancora bambini, sino ai giochi di sguardi, alle piccole gelosie e alle normali incomprensioni tra due ragazzi nella Firenze del 1200.





Gli autori attingono dalle opere “La Vita Nova” e la “Divina Commedia”, senza disdegnare citazioni di artisti come Petrarca, Boccaccio, Gustave Doré, Henry Holiday, esplorando le vicende sino all'incontro di Dante e Beatrice, dopo la morte di lei, nel Purgatorio, da cui partiranno insieme per raggiungere il Paradiso Terrestre.

La graphic novel “Dante Alighieri” offre un approccio molto originale alla conoscenza della vita e dell'opera dantesca, porgendo un quadro d'insieme di alcuni punti salienti della Divina Commedia, rappresentati su tavole a fumetti di una bellezza strabiliante.

L'opera riflette, con deciso impatto visivo, tematiche rilevanti della Divina Commedia, come la cupidigia dei potenti, interessati solo al potere del denaro, e del popolo che segue senza spirito critico i propri leader, religiosi o politici. Molte delle riflessioni dantesche su religione, cultura e politica sono sempre attuali, per questo motivo l'editore ha scelto di proporre al lettore del 2015 questa avvincente storia. 

 



La scelta del fumetto è, a mio avviso, ottimale al fine di raggiungere anche un pubblico di lettori più giovane che inizia ad accostarsi allo studio del grande scrittore.

La storia è molto coinvolgente e le illustrazioni rivelano buone doti artistiche. Il tratto deciso e l'alternanza di tinte tenui e vivaci rendono intensa ciascuna rappresentazione.

Consiglio con entusiasmo la lettura del volume perché offre la possibilità di accostarsi a temi poetici in maniera originale, conciliando fra loro svago e cultura.

Luce


giovedì 23 aprile 2015

Recensione: "Apostasia" di Marie Albes



Sinossi:
Non si muore per amore, siamo progettati per sopportarlo.

Chiara affronta la sua vita con il sorriso: sono ormai dieci anni che vive in un piccolo convento nelle campagne fiorentine dove il tempo pare essersi fermato, e la fede che l'ha spinta a prendere i voti sembra crescere come un fiore in primavera.
Ma ecco che un giorno arriva José Velasco – giovane spagnolo venuto in Italia per scoprire il segreto che tormenta la sua famiglia da anni – e per la prima volta Chiara sente qualcosa palpitarle dentro al petto, un sentimento profondamente sbagliato per una ragazza che indossa un velo come il suo.
Così l'amore inizia il suo gioco di sguardi, e mentre José è costretto a lavorare nelle campagne intorno al convento per riuscire a indagare sul proprio passato, Chiara passa le giornate aspettando l'ora di lezione che trascorre con lui, per insegnargli una lingua che in realtà José conosce già abbastanza bene.
Nel frattempo l'estate scivola via, lasciando che Chiara e José continuino a inseguirsi a vicenda, ormai incapaci di ignorare ciò che li invade, ma allo stesso tempo impauriti da un vincolo che rappresenta qualcosa di più pericoloso di un semplice voto monastico.
E se la religione fosse più forte dell'amore? Il libero arbitrio forse esiste veramente, ma è qualcosa di molto fragile 

La mia recensione:

Ho già avuto modo di apprezzare lo stile della scrittrice Marie Albes grazie al precedente romanzo fantasy Dryadem (di cui ho fatto la recensione).
“Apostasia” è il suo nuovo romanzo, uscito a marzo di quest'anno, col quale la scrittrice riesce a sorprendere i suoi lettori offrendo un genere del tutto diverso.

“Apostasia” narra una storia d'amore, di vita e di fede.
Così come per la protagonista del racconto il colore rosa è poco consono a descrivere la vita interiore di una donna, allo stesso modo il colore rosa non è consono a descrivere il genere del romanzo che la stessa autrice definisce “amaranto”, come amaranto è il colore associato alle donne dalla protagonista:

“Il rosa era un colore debole, ma le donne non erano per niente deboli; dovevano invece manifestare forza in quella vita così ribelle e aleatoria, nonché un carisma tale che non poteva essere dipinto di rosa.
No, lei non sarebbe mai stata associata a quel colore; piuttosto al color amaranto, perché è un colore delicato ma non debole, deciso ma non arrogante, e soprattutto forte. Sempre più forte.” [cit.]

Chiara è una giovane donna che ha deciso di offrire completamente la sua vita a Dio. Vive serena con la consapevolezza che la sua scelta di vita è consona al volere di Dio.
Quando nel convento immerso nelle campagne fiorentine fa la sua comparsa il giovane marinaio spagnolo José Velasco, il cuore di Chiara inizia a palpitare per una nuova emozione, che lei non ha mai conosciuto prima di allora.
Chiara a poco a poco diverrà consapevole del nuovo sentimento che sta sbocciando dentro al suo cuore e si farà avvolgere dall'amore ardente di Josè, che con le parole: “Come puoi continuare a vivere questa vita, senza sapere cosa voglia dire vivere veramente?” riuscirà a convincerla a lasciarsi andare a vivere la vera vita.
Il termine “Apostasia” significa rinunciare alla propria religione per aderire ad un altro credo e Chiara, forte nella sua fede, dovrà scegliere se rinunciare al suo velo monacale per abbracciare la “religione dell'amore”.
Chiara è una donna di fede e il passato di Josè è avvolto dal mistero e da tanti segreti sempre celati. Insieme riusciranno a scoprire le verità nascoste, ma questo avrà dure ripercussioni sulle loro esistenze. I protagonisti allora si allontaneranno dalle sensazioni idilliache dell'amore e conosceranno l'infelicità più dura:
L’infelicità è simile al grigio, forse perché è un colore spento, e l’infelicità spegne le persone.
Dicono che l’amore sia rosso brillante, forte e caldo; ma anche questo è solo un punto di vista.
Perché il rosso è solo un colore e pertanto può perdere vivacità, tono; così il rosso diventa spento, altro non è che una sfumatura del grigio. Dunque l’amore è grigio. E il grigio è tristezza, solitudine. L’amore è solitudine.”

La storia avrà degli sviluppi sorprendenti e terrà il lettore incollato alle pagine sino all'ultima riga.
Non voglio svelare altro di questo romanzo, ma invito caldamente a leggerlo, perché è scritto molto bene e perché affronta tematiche importanti con molta delicatezza.
Lo stile della scrittrice è introspettivo ed anche molto poetico. Personalmente ho apprezzato anche l'eleganza con cui ha affrontato determinati passaggi, rendendo la storia sempre coinvolgente ed emozionante.




“Apostasia” è un libro che si “divora” in pochissime ore, che tiene sempre il cuore in sospeso e che riempie l'animo di serenità.
Le emozioni, i colori e le atmosfere, che animano il romanzo e che riescono a catturare il cuore e l'animo del lettore, sono ben rappresentati dal bellissimo booktrailer di presentazione.
La dolcezza dei personaggi è quasi spiazzante, così come lo è la storia nel suo complesso.
Appena girata l'ultima pagina, un dolce senso di rilassatezza invade il cuore, sentendosi appagati dalla lettura appena compiuta.



Luce


lunedì 13 aprile 2015

Recensione del libro "Gli occhi di Dio" di Ciro Pignatelli

“Gli occhi di Dio” di Ciro Pignatelli è un romanzo dalla trama molto originale. Da un lato è estremamente realistico, dall'altro totalmente irreale. L'autore è un grande appassionato di musica, della lettura e della scrittura. “Gli occhi di Dio” è il suo primo romanzo che presenta al pubblico.







Sinossi:

Riccardo è un ragazzo di 27 anni, amato dalla sua compagna Valeria e dai suoi amici. La sua è una vita serena e spensierata, fino a quando un evento drammatico bussa alla porta della sua esistenza. Inizia, per lui, un intenso periodo di riflessione che lo spinge sull'orlo del precipizio ideologico. E la domanda che domina la sua mente, cupa come il viola che precede un temporale, è la stessa che gli uomini si pongono da quando è nato il Mondo: Dio esiste davvero? La sua riflessione diventa rabbia. La rabbia diventa sfogo. Lo sfogo, inaspettatamente, diventa dono... Le sue parole scavalcano il mondo tangibile e raggiungono il più grande Mistero dell'Universo. La sua vita, da questo momento in poi, cambierà. E, con essa, le sorti del mondo intero...




                                                   Recensione:
Riccardo ha 27 anni e una vita serena e tranquilla. Convive da anni con la sua compagna ed è molto legato alla sua famiglia d'origine e al gruppo dei suoi amici più cari. Una sera, però, dopo una uscita in discoteca, il suo mondo di stabilità e certezze crolla vertiginosamente.

In seguito ad un tragico evento, le domande cominciano ad affollare la mente di Riccardo: “Dov'è Dio in determinate circostanze?”, “Perché Dio guarda gli eventi accadere e non interviene direttamente per evitare le cose orrende?”, “Perché la gente cattiva può operare indisturbatamente a danno delle persone buone ed innocenti?”. Tutta questa serie di quesiti condurranno Riccardo ad immaginarsi cosa farebbe se lui stesso fosse Dio:

“Se fossi Dio... Se fossi Dio, quante cose farei... Farei Dio in maniera diversa. Non aspetterei il termine dell'esistenza di un uomo, per poterlo giudicare. Seguirei passo passo il suo cammino, controllando il suo operato, giorno per giorno, ora per ora, attimo per attimo.” [cit.]

Riccardo arriverà ad affermare che “se fossi Dio, mi dispiace dirlo, ma lo farei in maniera migliore... credetemi!”

Il suo grido di rabbia innalzato verso l'Alto sembra giungere a destinazione e Dio improvvisamente sembra ascoltarlo...

Da questo punto in poi il romanzo prosegue verso una narrazione carica di fantasia e di suspance, che coinvolge il lettore sino all'ultima pagina.



L'autore utilizza un linguaggio scorrevole che rispecchia molto bene il mondo giovanile odierno. I dialoghi sono numerosi e fondamentali allo svolgimento della narrazione.

La trama del romanzo è strutturata molto bene, in maniera abbastanza armoniosa ed accattivante. I personaggi sono ben caratterizzati e gli eventi si susseguono in maniera vorticosa, coinvolgendo sempre più emotivamente il lettore. I vari colpi di scena rendono la trama sempre vivace e mai noiosa o ripetitiva.

Dinanzi lo scorrere della narrazione, sin dalle prime righe, il lettore avrà la sensazione di osservare direttamente le scene che si susseguono con un ritmo incalzante, come se le stesse osservando proiettate su uno schermo bianco.



“Gli occhi di Dio” è un bellissimo romanzo che risveglia tutti gli interrogativi che ognuno di noi lascia sopiti al di sotto della coscienza e induce a desiderare, nel profondo dell'animo, che un giorno questa storia possa divenire reale e non rimanere frutto della mera fantasia.

E' un libro da leggere assolutamente perché tocca il cuore, perché fa riflettere, perché fa sognare un mondo migliore.

Luce

mercoledì 8 aprile 2015

Recensione: Dryadem di Marie Albes

Il libro di cui voglio parlarvi oggi è un affascinante fantasy dell'autrice italiana Marie Albes.







 

Sinossi:


Ayres den Adel è conosciuta a Wells per la sua misantropia e la sua ostilità, ma solo chi le è veramente vicino sa quanto sia sensibile.

E così, fragile e insicura, la ragazza sopravvive allo scorrere dei giorni lavorando ogni istante, cercando in tal modo di soffocare il rimorso per la colpa che l'affligge da anni, una colpa che in realtà ha radici molto più lontane di quello che lei stessa possa immaginare.

Finché un giorno, la comparsa di un misterioso tatuaggio sulla sua pelle e l'arrivo di James Armstrong - venuto appositamente dall'Alaska per chiederle aiuto - sconvolgono la sua vita passiva.

La sua stessa percezione del mondo verrà capovolta dal susseguirsi degli eventi, che la rinchiuderanno in una morsa di sentimenti opposti: amore e odio, pace e vendetta.

Una morsa che Ayres sarà costretta ad affrontare, per rinascere poi come una fenice dalle ceneri che provocherà.







Recensione:


Dryadem è il primo libro della serie La leggenda di Dryadem.

La protagonista Ayres den Adel nel giorno del suo diciannovesimo compleanno riceve in regalo dal libraio, suo datore di lavoro, tre libri antichi molto particolari: uno, il più voluminoso, dal titolo “La Driade”; il secondo, dalla copertina scura, “Demoni e maledizioni”; il terzo, più piccolo, “L'Amore”.

Ayres, poco socievole e terribilmente introversa a causa di un grande dolore che ha dovuto affrontare in passato e che le ha rubato tutta la gioia di vivere, scoprirà ben presto che questi libri, in particolare i primi due, sono strettamente legati alla sua vera natura e alle vicende che dovrà affrontare dopo il suo incontro con il volubile e misterioso James.

Grazie ad un lungo viaggio verso l'Alaska, attraversando una natura incontaminata ed affascinante, Ayres scoprirà i suoi poteri e in lei sboccerà un forte sentimento d'amore per James, il ragazzo bello e maledetto che la trascinerà in un vortice di emozioni contrastanti.

A questo punto si scoprirà il vero scopo del terzo libro regalato dal libraio.



Dryadem è un libro fantasy che raccoglie in sé elementi mitologici dell'antica Grecia e molti degli elementi caratteristici del fantasy. Streghe, elfi, folletti, gnomi fanno le loro apparizioni nel racconto, accompagnandoci in un mondo favoloso e coinvolgente.

E' un libro molto avvincente che si legge tutto in un fiato, trascinati dalla curiosità di scoprire quali altre sorprese riserva questa magica storia.



Nel primo volume della serie è incluso un racconto inedito dal titolo “Il mio egoismo, la tua persuasione” che narra alcune vicende connesse alla storia dal punto di vista di James. Anche questa breve storia è ricca di particolari e di vicende molto intriganti.


 
L'autrice, con una scrittura scorrevole ed una terminologia molto accurata (greca, celtica, druidica) riesce a creare la giusta tensione emotiva nel libro in toto, catapultando il lettore in una serie di coinvolgenti avventure.

Lettura consigliata agli amanti del fantasy e a chi vuole leggere una travolgente storia d'amore. 

Luce