Titolo: Il
filo dei giorni. 1991-1995: la resa dei conti
Autore: Maurizio Torrealta
Editore: Imprimatur
Pagine: 252
Prezzo: 16,50€
Autore: Maurizio Torrealta
Editore: Imprimatur
Pagine: 252
Prezzo: 16,50€
«Vedi,
sono stati tutti arruolati dentro
quella
che doveva essere una crociata;
in
prima linea contro un nemico
considerato
assoluto; poi, di colpo,
licenziati,
perché non servivano più. Il
loro
discorso è semplice: vogliono soldi
per
il servizio assolto, e libertà di
movimento
nelle carceri. Per il resto
sono
nella nostra stessa situazione:
hanno
lavorato con noi e non vogliono
essere
condannati. Se parlano loro c'è il
rischio
che cada non solo il governo, ma
qualche
pezzo dell'Alleanza atlantica.
Per
questo, per evitare che certe notizie
trapelino,
un segnale deve essere dato».
Dal
maggio del 1992 alla fine del 1993 l'Italia è insanguinata da una
decina di attentati firmati dal gruppo terroristico che si fa chiamare
Falange Armata. Sono numerosi i morti che provocano in tutto il Paese.
Un ispettore della Digos, che conosce bene gli ambienti dell'eversione
neofascista, capisce in poco tempo cosa si muove dietro l'ambigua sigla
che dice di aver scatenato l'ondata di bombe e terrore,
ma non viene ascoltato. Un ambasciatore del nostro Paese
consegna al capo dell'Arma dei carabinieri una lista di sedici persone
che dovranno essere indagate nell'eventualità che venga ammazzato. Una
giovane giornalista, grazie al suo intuito spregiudicato e alla sua
ferrea logica, ricostruisce pezzo per pezzo quello che solo in apparenza
è impossibile vedere. La rivelazione di Gladio, gli omicidi della Uno
Bianca, le bombe davanti alle chiese e ai musei; ma anche la trattativa
con Cosa Nostra, i tentativi di golpe, i segreti di Stato. È una partita
a scacchi, giocata senza esclusione di colpi, che finisce in stallo. I
testimoni che raccontano la verità vengono fatti sparire,
quelli che accettano di mentire vengono premiati. Tutto torna
normale. Può nascere la Seconda Repubblica. E i morti? Danni
collaterali. È un romanzo, ovviamente…
Maurizio Torrealta
nasce nel 1950 a Bologna, dove si laurea in Scienze Politiche. Dopo
l'esperienza a Radio Alice, da lui stesso fondata, nel 1979 si
trasferisce a New York e insegna italiano alla New York University. Nel
1987, divenuto giornalista professionista, torna in Italia e fino al
1991 collabora come inviato a Samarcanda di Michele Santoro. Tra il 1992
e il 1993 viene assunto dal Tg3 come inviato in Sicilia dove inizia la
sua attività investigativa sulla mafia. Per tutto il 1993 si occupa
delle stragi che hanno macchiato di sangue l'Italia. Dal 2005
caporedattore delle inchieste di Rainews24, dal 2013 al 2014 è direttore
del settimanale «Left». Da dieci anni dirige la scuola di Giornalismo
della fondazione Basso.
Buona lettura.
Luce
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