Claudio Cordella, esperto di storia quanto di fantascienza, pubblica con Edizioni Imperium un interessante saggio, per la collana saggistica, sull’immaginario del futuro
È un’idea comune che la fantascienza si occupi del futuro
dell’umanità. Il saggio esamina alcuni maestri del passato e dimostra
che essa va oltre il futuro.
Titolo: Immaginare il futuro. Tempo, storia e sci-fi
Autori: Claudio Cordella
Editore:
Edizioni
Imperium – collana saggistica
Data
di pubblicazione: 9 Novembre 2015
Pagine: 268
Rilegatura: copertina morbida
Prezzo: 16,00 € (IVA esclusa)
Prezzo
ebook: 2,49 €
L’opera è disponibile in ebook su Amazon e in tutte le librerie on-line.
È disponibile la versione cartacea sul seguente Sito (e a breve nei maggiori store on-line)
Sinossi:
È un’idea comune che la science-fiction (sci-fi, SF), la fantascienza insomma, si occupi del futuro dell’umanità. Basta fare un veloce excursus tra alcuni maestri del passato, senza dimenticare gli esiti più recenti di questo genere, per rendersi conto che la questione sia assai più complicata di quel che si potrebbe pensare a prima vista. I modi di rapportarsi al tempo, oltre che alle suggestioni offerte dalle scienze storiche, sono assai sfaccettate e vanno al di là della mera tentazione di dar vita ad una lettura profetica. Per esempio, Robert A. Heinlein appare imprigionato all’interno di un presente dilatato americanizzato, tale da limitare non poco la sua comprensione di fenomeni di portata globale. Isaac Asimov, con la sua psicostoria, ambisce alla creazione di un sapere neo-illuminista che possa dirigere la Storia nella direzione voluta. Un desiderio che sfocia in descrizioni iper-semplificate dei processi storici, per di più influenzate dal mito americano della Frontiera. Frank Herbert e Mamoru Nagano, entrambi creatori di saghe monumentali, si dimostrano affascinati dal passato, ben più interessati alle profezie o ai miti, piuttosto che all’indagine del nostro domani. Cordwainer Smith è un creatore di leggende, mentre in Clifford D. Simak e Ray Bradbury, la contemplazione poetica e idealizzata di ciò che era, diventa parte integrante di una prosa dai toni lirici, affascinante quando priva di realismo.
Uno studio che è un invito a riflettere sui preconcetti relativi a questo genere, per poterlo rileggere e ripensare con occhi nuovi.
È disponibile la versione cartacea sul seguente Sito (e a breve nei maggiori store on-line)
Sinossi:
È un’idea comune che la science-fiction (sci-fi, SF), la fantascienza insomma, si occupi del futuro dell’umanità. Basta fare un veloce excursus tra alcuni maestri del passato, senza dimenticare gli esiti più recenti di questo genere, per rendersi conto che la questione sia assai più complicata di quel che si potrebbe pensare a prima vista. I modi di rapportarsi al tempo, oltre che alle suggestioni offerte dalle scienze storiche, sono assai sfaccettate e vanno al di là della mera tentazione di dar vita ad una lettura profetica. Per esempio, Robert A. Heinlein appare imprigionato all’interno di un presente dilatato americanizzato, tale da limitare non poco la sua comprensione di fenomeni di portata globale. Isaac Asimov, con la sua psicostoria, ambisce alla creazione di un sapere neo-illuminista che possa dirigere la Storia nella direzione voluta. Un desiderio che sfocia in descrizioni iper-semplificate dei processi storici, per di più influenzate dal mito americano della Frontiera. Frank Herbert e Mamoru Nagano, entrambi creatori di saghe monumentali, si dimostrano affascinati dal passato, ben più interessati alle profezie o ai miti, piuttosto che all’indagine del nostro domani. Cordwainer Smith è un creatore di leggende, mentre in Clifford D. Simak e Ray Bradbury, la contemplazione poetica e idealizzata di ciò che era, diventa parte integrante di una prosa dai toni lirici, affascinante quando priva di realismo.
Uno studio che è un invito a riflettere sui preconcetti relativi a questo genere, per poterlo rileggere e ripensare con occhi nuovi.
Claudio Cordella è nato a Milano il 13 luglio del 1974. Si è
trasferito a Padova dove si è laureato in Filosofia, con una tesi
dedicata all’utopismo di Aldous Huxley, e in seguito in Storia, con un
lavoro imperniato sulla regalità femminile in età carolingia. Nel 2009
ha conseguito un master in Conservazione, gestione e valorizzazione del
patrimonio industriale dopo aver svolto uno studio incentrato su di un
canapificio storico; situato a Crocetta del Montello (Treviso), compiuto
assieme a Carmelina Amico.
Scrive narrativa e saggistica; ha partecipato a diversi progetti antologici e ha collaborato con alcune riviste. È stato il vice direttore del web magazine Fantasy Planet (La Corte Editore). Nel 2012 ha partecipato all’ottavo Congreso Internacional de Molinologia, che si è svolto a Tui (Galizia), con un intervento intitolato Il mulino di Villa Bozza, la conservazione possibile, attraverso un progetto imprenditoriale, dedicato alla storia di un mulino padovano e scritto in collaborazione con Camilla Di Mauro.
Recentemente, per LA CASE books, è uscito Fantabiologia. Dai mondi perduti a Prometheus, un saggio di storia della cultura popolare da Jules Verne a Sir Ridley Scott.
Per Edizioni Imperium ha pubblicato tre volumi per la collana saggistica e tre racconti per la collana fantascienza.
Scrive narrativa e saggistica; ha partecipato a diversi progetti antologici e ha collaborato con alcune riviste. È stato il vice direttore del web magazine Fantasy Planet (La Corte Editore). Nel 2012 ha partecipato all’ottavo Congreso Internacional de Molinologia, che si è svolto a Tui (Galizia), con un intervento intitolato Il mulino di Villa Bozza, la conservazione possibile, attraverso un progetto imprenditoriale, dedicato alla storia di un mulino padovano e scritto in collaborazione con Camilla Di Mauro.
Recentemente, per LA CASE books, è uscito Fantabiologia. Dai mondi perduti a Prometheus, un saggio di storia della cultura popolare da Jules Verne a Sir Ridley Scott.
Per Edizioni Imperium ha pubblicato tre volumi per la collana saggistica e tre racconti per la collana fantascienza.
Buona lettura!
Luce
Molto interessante questo saggio. L'excursus tra alcuni maestri della fantascienza del passato mi attira moltissimo. Un'occasione per conoscere autori che non ho ancora letto.
RispondiElimina^_^
EliminaQuesto vorrei proprio leggerlo!
RispondiEliminaLo leggerei volentieri anch'io :)
Elimina