Titolo: La ragazza di prima
Titolo originale: The Girl Before
Autore: J.P. Delaney
Genere: Thriller
Pagine: 396
Titolo originale: The Girl Before
Autore: J.P. Delaney
Genere: Thriller
Pagine: 396
Formato: ebook, cartaceo
Prezzo cartaceo: 19 €
Prezzo ebook: 8.99 €
Prezzo cartaceo: 19 €
Prezzo ebook: 8.99 €
Ci sono momenti in cui sento di non essere sola.
Dicono che sto diventando paranoica, eppure questa
sensazione persiste. Chi era la ragazza prima di me?
Dicono che sto diventando paranoica, eppure questa
sensazione persiste. Chi era la ragazza prima di me?
Con
quest’uomo ci andrei a letto. Gli ho detto poco più che
buongiorno, eppure la parte più segreta di me, quella che sfugge al
mio controllo, ha già espresso il suo giudizio. Lui mi tiene aperta
la porta della sala riunioni e persino questo piccolo gesto di
cortesia mi sembra carico di significato. Non posso credere di essere
a un passo, un solo piccolo passo, dall’aggiudicarmi la casa che
lui, Edward Monkford – un innovatore, un architetto riservato e
profondo –, ha progettato e realizzato in Folgate Street, civico 1,
Londra. Una casa straordinaria. Un edificio che coniuga l’avanguardia
europea ad antichi rituali giapponesi. Design minimalista di pietra
chiara, lastre di vetro insonorizzate e sensibili alla luce, soffitti
immensi. Nessun soprammobile, niente armadi, niente cornici alle
finestre, nessun interruttore, nessuna presa elettrica. Un gioiello
della domotica, dove tutta la tecnologia è nascosta. Una casa che
però ha le sue regole, il Regolamento come lo chiamo: se diventerà
mia non dovrò soltanto rinunciare a tappeti, fotografie alle
pareti, piante ornamentali, animali domestici o feste con gli amici,
ma dovrò plasmare il mio carattere, accettare una concezione della
vita in cui il meno è il più, in cui l’austerità e l’ordine
sono la purezza, e la sobrietà la ricompensa. Perché lui vuole
così, perché lui è così. Ha voluto sapere tutto di me, mi ha
chiesto un elenco di tutte le cose che considero essenziali per la
mia vita. Dicono che quest’uomo, dai capelli di un biondo
indefinito e dall’aspetto poco appariscente, con gli occhi di un
azzurro chiaro e luminoso, sia un architetto eccezionale perché non
cede a nessuna tentazione. Tuttavia, la casa è già stata abitata,
una volta. Da una ragazza della mia stessa età, quasi una mia
gemella, mi hanno detto. Anche lei, come me, non insensibile al
fascino di quest’uomo. Una ragazza che tre anni fa è morta. In
questa casa.
Titolo: Dove tutto è a metà
Autore: Federico Zampaglione, Giacomo Gensini
Genere: Narrativa
Pagine: 312
Formato: ebook, cartaceo
Prezzo cartaceo: 18 €
Prezzo ebook: 8.99 €
Autore: Federico Zampaglione, Giacomo Gensini
Genere: Narrativa
Pagine: 312
Formato: ebook, cartaceo
Prezzo cartaceo: 18 €
Prezzo ebook: 8.99 €
Il
Morrison Café è il tempio della scena musicale alternativa romana, e
qui il giovedì sera suonano i Bangers, vent’anni e un rock “come un
cielo sterminato e altissimo, bianco di nuvole trascinate via da un
vento violento”. Lodo è il cantante. Grande talento e un’assodata
allergia al palcoscenico, occhi azzurri magnetici e un’ energia
irrequieta che attende di potersi sprigionare, se solo lui sapesse come
farlo. Lodo è innamorato di Giulia, una delle sue coinquiline, a Roma
per studiare recitazione e cercare di sfondare come attrice, una ragazza
bella e carismatica che con la sua sola presenza è in grado di
mandarlo in tilt e azzerargli i pensieri. Libero Ferri è un cantautore
pop che un tempo riempiva gli stadi, ma dopo un paio di dischi sbagliati
non riesce a venir fuori da un terribile blocco creativo. Il successo
gli ha assicurato il benessere e una villa dotata di una sala
d’incisione super accessoriata, in cui trascorre giornate frustranti a
caccia di un’ispirazione che pare svanita. Accanto a lui Luna, la sua
bellissima moglie, affermata press agent, sicura di sé, che da anni lo
sostiene, ma che Libero teme di perdere, come ha perso il successo e la
fama. Una ragione in più per cercare di mettere a segno il Grande
Ritorno. Lodo sente che il mondo è là fuori, pronto a essere
conquistato, ma talvolta gli sembra impossibile persino provarci.
Vorrebbe essere più simile a Giulia, che affronta la grande città con
coraggio, nonostante una famiglia lontana e ostile. Libero dal canto suo
teme che il meglio per lui sia passato, ha bisogno di tornare a credere
in ciò che fa, di ritrovare il se stesso di una volta. Luna invece
vorrebbe spingerlo a vivere guardando avanti, magari mettendo al mondo
un figlio. Strade che parrebbero destinate a non incontrarsi mai, quelle
di Lodo e Libero, ma quando invece si incrociano, ecco scoccare la
scintilla in grado di rimettere tutto in gioco. Tra amori e tradimenti,
concerti travolgenti, party lussuosi, incomprensioni e riconciliazioni,
successi, fallimenti e colpi di scena, i protagonisti si troveranno a
fare i conti con i propri punti di forza e le fragilità, e a compiere
scelte che condizioneranno le vite di tutti.
Titolo: Carciofi alla giudia
Autore: Elisabetta Fiorito
Genere: Narrativa
Pagine: 276
Formato: ebook, cartaceo
Prezzo cartaceo: 18 €
Prezzo ebook: 9.99 €
Autore: Elisabetta Fiorito
Genere: Narrativa
Pagine: 276
Formato: ebook, cartaceo
Prezzo cartaceo: 18 €
Prezzo ebook: 9.99 €
Rosamaria
è una donna piena di risorse. Single impenitente, razionalista,
illuminista, ha perseguito con determinazione le sue passioni, ha
rifiutato di impiegarsi nell’azienda di famiglia ed è diventata regista
teatrale, con tutta la fatica che ciò comporta in tempi di crisi e di
tagli alla cultura. Uno dei suoi motti è: “troppa religione fa male,
qualunque essa sia”. Peccato che poi si sia innamorata di David, di
famiglia ebraica tripolina osservante, da cui ora, a quarantadue anni,
aspetta il piccolo Arturo. Rosamaria vive tra due fuochi: gli Shabbat e i
pasti rigorosamente kasher con la famiglia del compagno e i pranzi
domenicali molto romaneschi e tendenzialmente impuri preparati invece da
sua madre, che, abituata ai modi spicci e all’autonomia della figlia,
mal sopporta di vederla così arrendevole nei confronti del compagno. I
Cecchiarelli e i Fellus formano loro malgrado una famiglia allargata
chiassosa e impegnativa, nella quale Rosamaria – il neonato in braccio,
la sceneggiatura di una nuova commedia in borsa – si muove con grazia e
concretezza, senza prendersi mai troppo sul serio, cercando di rendere
tutti quanti felici. Sullo sfondo, la crisi economica ormai endemica che
qualche anno prima ha portato al fallimento il mobilificio della
famiglia Cecchiarelli. Da allora, il fratello maggiore di Rosamaria –
forse responsabile del tracollo – ha fatto perdere le sue tracce, ma le
ricerche continuano.
Titolo: Pronto soccorso
Autore: Pierdante Piccioni, Pierangelo Sapegno
Genere: Narrativa
Pagine: 228
Formato: ebook, cartaceo
Prezzo cartaceo: 18 €
Prezzo ebook: 9.99 €
Autore: Pierdante Piccioni, Pierangelo Sapegno
Genere: Narrativa
Pagine: 228
Formato: ebook, cartaceo
Prezzo cartaceo: 18 €
Prezzo ebook: 9.99 €
Per
chi ci lavora, a contatto con il dolore delle persone, il pronto
soccorso di un ospedale è una trincea quotidiana, una frontiera sospesa
tra la malattia e la salvezza.
Pierdante Piccioni, però, non è un medico qualunque. Nel 2013, a
causa di una lesione alla corteccia cerebrale ha perso la memoria e si
è risvegliato dodici anni prima della realtà che stava vivendo. Dodici
anni inghiottiti in un buco nero. Da lì è ripartito con fatica, tra
depressione e rabbia, e ha combattuto con tenacia per riconquistare la
propria vita, i propri affetti, il proprio posto nel mondo. Lui, il
dottor Amnesia, ora è di nuovo un primario di pronto soccorso. Ma
adesso che è in prima linea, resta ancora un paziente costretto a fare i
conti con la disabilità, ed è forse questo ad avergli fatto maturare
una nuova empatia nei confronti di chi è malato: ne conosce le
sofferenze, ne comprende il disagio dinanzi a quell’elefantiaco «emporio
della salute» che è l’ospedale. Avendo vissuto tutto ciò sulla
propria pelle, in ogni occasione cerca di comportarsi come avrebbe
voluto che i medici avessero fatto con lui, una condizione che se da un
lato lo premia, dall’altro emotivamente lo sfinisce. Scenario del suo
ostinato lottare contro vecchi schemi e abitudini è il pronto soccorso,
un luogo di confine dove le vite di molti, con le loro incredibili
storie, sembrano incrociarsi senza un senso apparente, paradigma di una
società nella quale lo stesso Piccioni spesso si sente un reduce senza
futuro, costretto ad aspettare ancora il miracolo più grande, quello
che gli deve restituire, insieme alla memoria, tutte le emozioni perdute
e il senso di un’esistenza da riallacciare. Ma forse quel miracolo è
semplicemente un segreto che sta dentro di noi. È la passione di
vivere, la stessa passione che lo spingerà ad andare oltre il suo ruolo
di primario, per inventarsi un nuovo lavoro, occupandosi dei pazienti
più fragili, dei più soli, degli ultimi. Di quello che lui è stato e
che, in fondo, ancora lo definisce: essere «diversamente normale».
Buone letture.
Luce
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