“Ritratto
di signora” è il più famoso romanzo dello scrittore statunitense
Henry James (fratello dello psicologo e filosofo William James)
pubblicato a puntate sul The Atlantic Monthly e sul Magazine di
Macmillan nel 1880-81 e come libro nel 1881.
La
protagonista del romanzo è Isabel Archer, una giovane molto bella ed
intelligente che ha in sé uno spirito molto inquieto che la spinge a
ricercare nuove esperienze di vita.
Ella
vive nella monotona cittadina di Albany (nel Nuovo Mondo) e quando la
zia, la signora Touchett, donna molto ricca e alquanto stravagante,
la invita ad accompagnarla in un viaggio in Europa, la ragazza
accetta molto volentieri, sfuggendo alla corte insistente del giovane
Caspar Goodwood.
Isabel,
all'inizio del suo viaggio nel Vecchio Mondo, approda in Inghilterra,
nella sontuosa villa Gardencourt ove si svolge la prima affascinante
scena descritta dall'autore:
“Sotto
certi aspetti ci sono nella vita poche ore più piacevoli di quelle
dedicate alla cerimonia del tè del pomeriggio. Vi sono circostanze
in cui, sia che si prenda il tè o no – c'è della gente che non ne
vuol sapere – quel momento è in sé delizioso. Le condizioni alle
quali io penso, incominciando a scrivere questa semplice storia,
offrivano un assetto mirabile per l'innocente passatempo. Gli oggetti
necessari alla piccola cerimonia erano stati disposti sulla prateria
di una vecchia casa di campagna inglese, nel cuore di uno splendido
pomeriggio estivo. Una parte del quale era già trascorsa, ma ancor
molta ne rimaneva, ch'era della più bella e fine qualità.” [cit.]
Il
cugino Ralph, anche lui dalla salute molto precaria come la madre, è
un uomo molto intelligente e rimane estremamente affascinato dalla
cugina Isabel, sino ad innamorarsene perdutamente, ma, consapevole
della sua inguaribile malattia, non le confesserà mai il suo amore.
Isabel
è una donna talmente affascinante e piena di vita che travolge anche
l'animo di un amico di Ralph, Lord Warburton, che le chiede subito di
sposarlo.
Ma
Isabel è uno spirito libero, in cerca di esperienze sempre nuove e
stimolanti.
"Quando
Isabel era infelice cercava sempre intorno a sé qualche forma di
attività pratica. Non riusciva mai a liberarsi della sensazione che
l’infelicità fosse uno stato di malessere, di patire in quanto
opposto al fare. Il "fare" sarebbe stato dunque una
evasione, forse anche, in certa misura, un rimedio" [cit.]
Nella
sua grande e vecchia casa di Albany, Isabel aveva come suo unico
mezzo di conoscenza della vita i libri, in cui amava immergersi in
cerca di nuove esperienze. Lasciata L'America, abbandonerà
definitivamente la lettura, per lasciarsi travolgere ed affascinare
dalla storia, dall'arte e dalla raffinatezza europea.
Il
suo occhio attento osserva con attenzione le impressioni prodotte
dalla bellezza di Gardencourt, che per lei rappresenta “un dipinto
realizzato”.
Quando
il suo viaggio prosegue in Italia, il suo entusiasmo per le opere
d'arte la commuove sino alle lacrime: vivere a Firenze per lei è
“quasi come tenere continuamente contro l'orecchio una conchiglia
strappata al mare del passato. Il suo perpetuo rombo teneva sveglia
la sua immaginazione”.
Nel
frattempo il vecchio zio Touchett muore e, spinto dalle insistenze di
Ralph che vuole Isabel felice, lascia nel testamento
una discreta fortuna alla nipote.
Le
ricchezze però non fanno la fortuna di Isabel, piuttosto sono la
causa delle sue tristi sventure.
In
Italia, infatti, ella conosce M.me Merle, una donna americana di
nascita ormai appartenente al Vecchio Mondo. Isabel rimane molto
affascinata da questa donna e trova in lei un modello in cui
specchiarsi: ella incarna in sé quei valori di libertà ed
indipendenza così fondamenti per Isabel.
M.me
Merle presenta ad Isabel il giovane affascinante
Gilbert Osmond del quale s'innamora perdutamente sino a sposarlo. A
nulla valgono gli avvertimenti di chi le vuole fare aprire bene gli
occhi: Isabel non si accorge che Osmond è soltanto un arrivista in
cerca di ricchezze, privo di cuore e di sentimenti.
Trasferitasi
a Roma, a palazzo Roccanera, Isabel si rende conto dell'errore
commesso. Il palazzo in cui vive con Osmond rappresenta lo stato
d'animo della protagonista: dietro la facciata di solennità e di
squisita ricercatezza, tutti gli ambienti trasmettono una sensazione
di aridità ed oppressione.
Quando
Isabel appare “alta e splendida”, vestita di velluto nero,
incorniciata nel vano della porta di una sala del palazzo, i
visitatori hanno l'effetto di un “magnifico ritratto di signora”.
Il
“ritratto di signora” delineato nelle ultime pagine di questo
romanzo di formazione lascia una sensazione di sospensione e
d'indefinitezza: Isabel fa ritorno a Gardencourt, là dove la storia
ha avuto inizio, per dire addio al cugino morente e per ricevere un
ultimo bacio dal suo pretendente Caspar Goodwood che cerca
di convincerla a chiedere la separazione dal marito. Isabel, però,
sente forte il senso del dovere e
fa ritorno all'esistenza fatta solo di apparenze con Gilbert Osmond,
perdendosi nell'impossibilità di tornare ad essere una persona piena
di vita e di voglia di libertà e d'indipendenza.
Mi
auguro che le linee generali dell'opera qui indicate possano
invogliare alla lettura di questo capolavoro. Henry James è un
grande “artista delle descrizioni”, per questo talvolta la
lettura appare alquanto lenta, ma la bellezza del racconto è
talmente coinvolgente da non poter evitare di farsi trasportare
dall'immaginazione perdendosi nelle bellissime descrizioni. Le
caratterizzazioni dei personaggi sono talmente incisive da lasciare
una forte impronta nell'anima. La storia è talmente affascinante da
lasciare l'amaro in bocca una volta giunti al suo epilogo.
Luce
Ce l'ho in wish list da moltissimo tempo, da anni credo, visto che avevo deciso di leggerlo quando lessi "Leggere Lolita a Teheran" nel quale è citato proprio James...Prima o poi mi decido e lo leggo! =)
RispondiEliminaLeggerò con molto piacere le tue impressioni ^_^
EliminaHai una passione e uno stile di raccontare mia cara Luce che trapela dalle tue recensioni e diventa contagiosa!! complimenti !
RispondiEliminaGrazie Carmela! Sei molto gentile ^_^
EliminaLuce!! Giuro, non sapevo avessi un blog, altrimenti sarei già iscritta da tempo!!
RispondiEliminaPer fortuna hai partecipato al mio evento e ho potuto scoprire il tuo angolino! Grazie, mi sono subito iscritta!
Grazie a te, per esserti iscritta e per la bella iniziativa che hai organizzato! Il mio blog è proprio novello: ha soltanto un mesetto ^_^
EliminaCiao nuova follower vengo dal link Party di Libri di Cristallo :-)
RispondiEliminaSpero che tu voglia passare al Rifugio a rendere il Follow.
Tra l'altro vedo che il tuo blog è agli inizi per cui potrebbe interessarti partecipare anche al Link Party degli Elfi, adesso in corso fino al 15 Aprile al Rifugio http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/2015/03/link-party-degli-elfi-per-la-primavera.html
Spero di trovarti presto tra noi Elfi
Un saluto, buona serata e migliore primavera
Grazie Arwen per esserti iscritta al mio blog. Io sono iscritta al Rifugio degli elfi già da un po' di tempo ^_^ Grazie per l'invito alla stupenda iniziativa, partecipo molto volentieri!
EliminaGrazie cara Luce di Stella per avere partecipato al Link Party degli Elfi.
RispondiEliminaSe puoi condividi il Post del Link Party nei Social e mi farebbe piacere se potessi creare nel tuo blog un Post parlando del Link Party per invitare anche i tuoi Follower.
Un saluto Buon Fine Settimana e migliore Primavera
Grazie per esserti aggiunta come follower anche nei miei altri due blog
RispondiEliminaUn piccolo consiglio per avere più clientela dovresti correggere il tuo profilo Blogger e Quello di Google + Indicando il Link del tuo blog - possono essere modi per raggiungere il tuo blog. Ora i tuoi profili sono scollegati (nelle info anche Google + non appare il link del tuo blog)
Grazie per il consiglio ^_^
EliminaBello! Mi ricordo che il film mi ha catturata! Il romanzo non l'ho ancora letto.
RispondiEliminaIl romanzo è molto bello e ne vale davvero la pena di leggerlo, ma ricordo che anche il film è molto bello. Devo rivederlo prima o poi!
EliminaL'ho letto anni fa e mi era piaciuto tantissimo. Lo rileggerei volentieri, ma ho tantissime letture che attendono, credo che la rilettura sia molto difficile da realizzare :)
RispondiEliminaAnch'io vorrei fare tante riletture ma le letture nuove sono tantissime, di una quantità infinita. Però uno spazio per la rilettura dei classici riesco a trovarlo sempre, non potrei farne a meno.
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